"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

13 dicembre 2012

Il Cardinale Sandri a Baghdad per la consacrazione della chiesa teatro della strage nel 2010

By Baghdadhope*

Continua la visita pastorale in Iraq del patriarca della chiesa siro cattolica Ignatius Joseph Younan III che si concluderà domenica prossima a Baghdad dove domani verrà consacrata la chiesa di Nostra Signora della Salvezza che il 31 ottobre 20101 fu teatro della strage di decine di fedeli e due sacerdoti intrappolati in un assedio mortale durante la funzione pomeridiana.
In questi anni la chiesa è stata rinnovata e, sebbene con ritardo sulla data prevista - quella dell'anniversario della strage - verrà consacrata venerdì 14. In realtà, secondo fonti di Baghdadhope, le cerimonie saranno due. Alla prima, venerdì appunto, parteciperanno rappresentanti del governo e delle chiese, mentre la seconda sarà aperta a tutti coloro che vorranno rivolgere un pensiero alle vittime della strage.
Il restauro della chiesa di Nostra Signora della Salvezza è considerato un evento talmente importante per la chiesa in Iraq che a partecipare alla sua consacrazione sarà presente il Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali Cardinale Leonardo Sandri proprio in questi minuti atterrato a Baghdad dove, come confermato da Mons. Warduni a Baghdadhope, è stato accolto da una nutrita schiera di personalità tra cui: il Nunzio Apostolico Mons. Giorgio Lingua, il segretario della nunziatura apostolica Mons. George George Panamthundil, il vescovo latino di Baghdad, Mons. Jean B. Sleiman, i vicari patriarcali caldei Mons. Shleimun Warduni e Mons. Jacques Isaac, il vescovo siro cattolico di Baghdad, Mons. Yousef Abba, il vescovo armeno cattolico Mons. Emmanuel Dabbaghian, il capo dell'ufficio governativo per le proprietà dei cristiani Raad Kachaci ed un rappresentante del primo ministro iracheno, George Bakos.